Ci sono vari modi per sbloccare il terzo occhio,  e ci si deve approcciare in determinato modo, per questo motivo avrò bisogno di fare più video per una spiegazione completa.

Ricordiamoci  che il terzo occhio è il chakra della chiaroveggenza.

Molti credono che sia un dono ma come ho già detto in altri video o siti : nasciamo tutti sensitivi e tutti noi abbiamo la possibilità di sviluppare questa facoltà di chiaroveggenza.

Il terzo occhio  è collegato al : nostro intuito, alla saggezza interiore, ai sogni, alla memoria; Avere il terzo occhio aperto non vuol dire diventare un mago o una strega, vuol dire che sviluppandolo riusciamo sempre di più nell’accedere alla conoscenza profonda del proprio io, della nostra anima.

Come rendersi conto che oltre a non avere la chiaroveggenza, il nostro terzo occhio è bloccato?

Se è cosi, avremo dei comportamenti negativi, come : illusioni, paure, complessi di inferiorità, ma anche di superiorità, confusione mentale, arroganza, fanatismo, spirito critico meschino.

Come capire che il terzo occhio funziona bene?

Quando capiamo che sono i nostri pensieri che guidano le nostre emozioni,

Quando notiamo che sono sempre loro a farci capire la differenza tra immaginazione e intuizione,

Quando si è in grado di capire in quale parte del nostro essere si creano i nostri pensieri,

dove nasce l’intuizione e dove nasce l’ispirazione,

quando ci troviamo a quel livello si è sempre ottimista e si va verso la vita con positività perché sappiamo che siamo noi a determinarla con i nostri pensieri e le nostre vibrazioni.

Quando si è capace di perdonare, di capire i sensi nascosti, quando sviluppiamo la nostra intelligenza emotiva. Quando sviluppiamo la chiarezza.

Il terzo occhio funziona quando : sappiamo che il nostro cervello dirige il nostro corpo fisico e che lasciamo alla nostra Anima il compito di caricarsi dei nostri pensieri e delle nostre emozioni.

Come aprire il terzo occhio

Ci sono vari modi ma anche vari “strumenti” per facilitare l’allineamento del nostro sesto chakra, che è il nostro centro energetico.

Si posso utilizzare, Oli, fiori di Bach, yoga, pietre e minerali. Ognuno di noi utilizza ciò verso cui si sente attratto o spinto.

Ma è essenziale un grande lavoro di meditazione ed esercitarsi spesso. Perché la meditazione è uno dei strumenti migliori per aprire il nostro terzo occhio.

Prendendo coscienza dei propri pensieri si arriva alla chiarezza mentale associata al terzo occhio.

Imparare anche ad elevare la propria coscienza, cioè, essere attento a tutto ciò che ci circonda e a ciò che succede intorno a noi.

Imparare a vibrare all’unisono con l’universo, accrescere la vostra creatività.

E non per ultimo, preservare la salute e le vibrazioni del corpo fisico e restaurarlo.

Una chiave importante per aprire il terzo occhio è la Ghiandola Pineale.

La ghiandola pineale est attiva quando il terzo occhio è aperto..

Delle ricerche scientifiche iniziano a validare la relazione tra : ghiandola pineale e veggenza.

La sensibilità della ghiandola pineale alla luce è comune ad ogni specie di essere vivente e nell’umano è connessa all’apertura del terzo occhio.

Inoltre le cellule della ghiandola pineale assomigliano alle cellule della nostra retina nella loro composizione e nella presenza di proteine.

Non si trova in nessun altra parte del nostro corpo.

Va aggiunto che : Ipotalamo + ipofisi + pineale che si trovano tra l’emisfero destre e sinistro del cervello. In certe pratiche religiose/meditative le tre ghiandole sono nominate il “palazzo di cristallo”

Molte pratiche di meditazione lo nominano ma essendo nella scatola cranica non si possono ne toccare ne massaggiare. Solo con la pratica diventa più semplice attivarle e connettersi a loro tramite la coscienza e l’intuito.